Ricevo e pubblico volentieri questo augurio speciale per il gruppo 2001 fatto da uno di voi, che ha preferito rimanere anonimo. Lo ringrazio e vi ricordo, cari lettori, che questo spazio è sempre aperto per tutti, basta mandare il vostro contributo a serri17@alice.it per la pubblicazione, oppure usare la funzione commenti in ogni articolo. Grazie (domani dovrebbe essere pronto il calendario U13L). (A.S.)
Volevo fare un in bocca al lupo a questo gruppo, che l’anno scorso ci ha fatto soffrire, gioire, penare, esaltare, insomma in una parola, DIVERTIRE. Ragazzi, quest’anno si riparte sempre da un foglio bianco, su cui starà a voi scrivere il campionato. Senza paura di nessuno, ma con il rispetto per tutti, vi ricordo che l’anno scorso ho sentito in più di un’occasione “Se giochiamo altre 20 volte con la tal squadra, le perdiamo tutte”. Devo dirvi che una volta ci sta, ma quando diventano 3/4, la casualità o la partita della vita non corrisponde più alla verità. Il vostro gruppo, non ha Kobe Bryant, non ha Pau Gasol (per lo meno io non ne ho visti), ma è una squadra e sottolineo una SQUADRA, dove tutti a turno hanno fatto il Kobe della situazione facendoci vincere partite impensabili. Il segreto …. dare il massimo, SEMPRE, fino al suono della sirena, cercando il compagno libero con la certezza che lui, chiunque esso sia, se gliela passo bene, farà canestro. Cercare un MVP della scorsa stagione, impossibile. Le altre squadre avevano giocatori dominanti noi avevamo SOLO la squadra migliore. Ma questa certezza non deve farci rilassare e renderci appagati, il passato è passato, allenarsi al 110% con fiducia sui propri mezzi, non mollare mai. Quindi in bocca al lupo a coloro che cominciano l’U13L, a coloro che faranno il campionato Regionale e a chi non fa più parte del nostro gruppo per mille motivi, ma che ha condiviso con noi questo sogno. E l’allenatore? E’ come quando i figli vanno male a scuola, la colpa è sempre dei genitori, ma quando sono bravi è solo merito loro che si applicano ottenendo buoni risultati. E’ giusto così, chi lavora bene non lo fa per la riconoscenza che spera di avere poi, ma perché ha degli ideali da portare avanti, in cui crede e cerca di trasmetterli nel modo migliore. Per cui ancora, FORZA RAGAZZI!