Erano partiti in 13 e più che una squadra sembravano una banda durante una gita fuori porta. L’intento era proprio quello di creare una squadra, vera, unita e compatta.
Al Torneo di Matera si va per questo: conoscersi, sopportarsi e divertirsi. Capire come sono i compagni fuori dal campo, vedere come si reagisce alle avversità, capire come contenere l’euforia. Per questo ogni anno organizziamo questa discesa nel profondo sud e non ringrazierò mai abbastanza le famiglie che ci seguono in questo. Partono pulcini bagnati e tornano squadra, partono che si chiamano per cognome e tornano che sono tutti amici. E’ la magia che accade puntuale ogni anno, momenti che poi ti porti dietro per sempre: per esempio i 99 proprio in questi giorni su Facebook stanno ricordando quante ne presero dai lituani. Momenti difficili che ti aiutano a crescere alla svelta, con i genitori a centinaia di kilometri di distanza. Ho partecipato due volte al Torneo e purtroppo da due anni non riesco a scendere per via dei miei impegni scolastici. Lunedì, per esempio, mentre voi sfilavate a Matera al grido “Ravenna, Ravenna”, io ero in una classe bollente a distribuire schede di valutazione.
I condottieri sono Pietro Neri e Andrea Marani, il passato, il presente ed il futuro di questo gruppo. Una coppia ormai storica, affiatata, tecnicamente eterogenea, ma molto funzionale e sinergica.
Inseriti nel gruppo con Rieti, Libano e Lecce i boscaioli hanno faticato all’inizio, calati in un contesto molto più competitivo rispetto a quello a cui erano abituati.
Inizio choc contro Rieti (ormai fra le prime 8): punteggio 67-8. Per loro. Molto forti loro, ma anche un po’ troppo arrendevoli noi. Così non va, non c’è nemmeno il tempo di riposarsi che arriva Libano. Hoops Libano è una squadra storica che partecipa ogni anno, è molto forte, ma sono solo in 9. E’ 20-0 a tavolino per noi. Il regolamento è chiaro, un conto è giocare in 9 lasciando fuori i più deboli un altro in 12 ruotando tutti: infatti e questo è lo spirito per regolamento bisogna essere almeno in 10, il minibasket è per tutti non solo per 9 eletti.
Anche se il risultato del campo vede premiati giustamente i libanesi per 34-15, mi si racconta di una reazione d’orgoglio, di momenti alla pari. Il germe è piantato, l’obiettivo è raggiunto: si ragiona e si gioca insieme.
Reazione che colpisce il malcapitato New Team Lecce: 47-2 per noi stavolta e prima gioia vera.
Ma al quarto giorno, oggi, arriva la notizia più bella. Incontri Laterza, da Taranto, classica squadra del sud, tosta e aggressiva. Viene fuori una partita tirata, punto a punto: una di quelle partite che fino alla partenza avresti perso. Perché se sei squadra vinci, giochi insieme e ti aiuti con i compagni, ma se sei ancora una banda giochi 1c5 e perdi. E viene fuori la Squadra, con la s maiuscola. Finisce in gloria per i boscaioli 32-29, risultato impensabile solo qualche mese fa.
Matera sta facendo il miracolo, il prossimo anno metteremo anche qualche riferimento tecnico in più: un gruppo che deve crederci sempre e non mollare mai, a partire da domani contro Brindisi (madonna, quante litigate con il loro coach!). Una volta capito questo non ci ferma più nessuno!
Forza ragazzi, tutta Ravenna vi guarda!