E con il post di Giovanni sulla vittoria dei nostri U14, siamo arrivati a 300 post pubblicati, in media uno ogni 2 giorni circa.
Un lavoro immane, anche perchè di 300 post almeno 280 li ho scritti io. In effetti il tutto era nato per caso, mi serviva solamente uno strumento più elastico del sito ufficiale del Basket Ravenna per comunicare in maniera più efficace e immediata eventuali spostamenti, partite e convocazioni. Questo blog è cresciuto piano piano, letto in tutta l’Emilia – Romagna, soprattutto dai nostri avversari. Quasi 70.000 mila visualizzazioni (poco più di 3.500 ogni mese) mi riempiono d’orgoglio. Fra qualche giorno debutteranno anche i piccoli del 2002 che così potranno avere anche loro la vetrina che meritano.
Un blog che vuole crescere con voi, con le nostre squadre e i nostri allenatori. Un blog che è ben felice di ospitare le foto che vorrete mandarmi e le opinioni di tutti, a patto che non siamo volgari e firmate.
Ho scritto di voi, delle vostre imprese, ma anche delle delusioni. Le sfuriate che vi hanno fatto male, i complimenti che vi hanno fatto sorridere: sapete benissimo che tutto era in buona fede e con il solo obiettivo di farvi crescere.
Abbiamo passato momenti bui, io in particolare, la perdita di Livio: spesso ho aperto il mio cuore su queste colonne, molte volte ho chiuso i post con la scritta “vi voglio bene!”. Alcuni per questo mi hanno criticato, ma sapete che ve ne voglio davvero tanto e lo scoprite tutte le volte che vi guardo negli occhi. Sapete che vi difenderei sempre, a patto che siate difendibili, e sapete anche che sono il primo a tirarvi le orecchie quando sbagliate.
Su 300 post scritti, non tutti sono riusciti bene.Critiche ce ne sono state e sempre ce ne saranno, ma sinceramente quando c’è la buona fede e la voglia di rispettare sempre tutti si possono dormire sonni tranquilli.
Anche perchè quando si scrive vuol dire che è successo qualcosa: una partita, un allenamento, un episodio da analizzare. Credo che il comportamento mio e dei miei allenatori sia sempre stato corretto, improntato al massimo rispetto per tutti. L’esempio è tutto, e la storia parla per noi. Se poi come giornalisti qualche volta toppiamo, ci scusiamo, ma credo che quello che abbiamo fatto e i nostri comportamenti passati ci facciano perdonare se non usiamo le parole più consone.
Continuiamo a crescere, a giocare, a fare partite. Continuiamo ad aver voglia di metterci in gioco e di non dare nulla di scontato.
Ma soprattutto continuiamo a divertirci!
Grazie cari lettori, cari ragazzi che alleno e che ho allenato e che continuate a seguire questo vecchio brontolone un po’ sclerotico, grazie agli avversari e grazie agli arbitri, grazie alla società della Compagnia e anche al Basket Ravenna: se mancasse anche solo uno di questi attori non avremmo materiale per scrivere.
Ci vediamo in palestra!