Io ho una speranza per il genere umano nella evoluzione darwiniana della specie. Visto che in teoria le specie si adattano all’ambiante e mutano di conseguenza io ho un grande sogno: che fra qualche migliaia di anni l’uomo sia un poco diverso. In particolare mi piacerebbe che l’evoluzione della specie eliminasse radicalmente la fase della pre adolescenza e della adolescenza. Età tragica, difficile, in cui tutto è o bianco o nero, le vie di mezzo non esistono e dove tutti ce l’hanno con me. Non me vogliano i miei ragazzi e non pensiate che non mi ricordi come ero io alla loro età: insopportabile, distratto, euforico e un attimo dopo depresso.
Ho fatto questa premessa “scientifica” perché è nella natura dei nostri ragazzi avere dei momenti di alti e bassi. O meglio dei momenti in cui riesce tutto bene, ed altri un po’ più difficili. Noi siamo in un momento in cui molte cose ci riescono con difficoltà e anche quando sono semplici, da buoni adolescenti, siamo bravissimi a complicarcele. Compito di noi adulti è quello di aiutarvi, di consigliarvi e magari di responsabilizzarvi: ecco, qualche volta, sbagliando, vi stiamo un po’ troppo addosso, e cerchiamo sempre di servirvi la pappa pronta. Questo è il motivo per cui ho smesso di rispondere alle vostre domande, o meglio è il motivo per cui rispondo solo una volta. Voglio che stiate attenti e concentrati, d’ora in poi smetto anche di fare il giro degli spogliatoi perché se perdete una cosa mi dispiace tanto, ma almeno comincerete a stare più attenti la volta dopo.
Non si spiegherebbe altrimenti (e se qualcuno ha altre chiavi di lettura sarei ben felice di conoscerle, a patto che non sia la presenza o meno di Cintissimo in tribuna!) la prestazione vista a Imola. Bruttissimi, impacciati, scarichi, demotivati contro Imola (80-38) ed invece molto meglio contro Castiglione Murri (66-49, con due opportunità a -4). Certo, un po’ di lavoro motivazionale all’ora di pranzo è stato fatto, ma davvero conta poco a questa età. Non si sa mai cosa possono regalarti i tuoi ragazzi: o prestazioni mediocri come quella contro Imola o belle gare come quella contro Murri, squadra molto forte fisicamente, arrivata alla finalina solo con 9 atleti e che alla fine sul meno 4 ha messo tutti insieme i pezzi da 90, mettendoci a meno 17 in 5 minuti. Ma a pari regolamento, siamo stati in partita, ce la siamo giocata non avendo paura di nessuno. Mi piacerebbe vedervi sempre così e mi rendo che in questo momento non è ancora possibile, ma quei lampi che vedo mi fanno ben sperare per il futuro.
Rimango convinto che questo gruppo abbia un talento sopra la media (forse perché vi vedo 3 volte a settimana in palestra) ma che le prestazioni tecniche siano sotto alla media, per via di questo gap adolescenziale, di crisi di crescita. Dai vostri odori (e per citare una vostra mamma, non sapete più tanto di bebè!) ho capito che qualche ormone ha iniziato a girare: ora rimane da gestire questa delicata fase di sviluppo psicofisico, più psico che fisico. Facciamo squadra, siamo una bella squadra, fidiamoci dei compagni.
Landi, Mariani, Mancini stanno crescendo tanto e quindi le frecce al nostro arco aumentano, il Capitano è tornato dalle ferie mentre altri titolari indiscussi stanno prendendo le misure ad una nuova pallacanestro, quella che va dall’1c5 al 5c5.
Poi quando Madre Natura si ricorderà di noi, allora ne vedremo delle belle. In attesa continuiamo ad allenarci!
Serva Jugum!