(il giorno che questi due scopriranno i danni che possono fare con il loro fisico, sarà un gran momento per tutta la squadra!)
Tornano da Castrocaro con qualche certezza in meno e molta esperienza in più i nostri 2001 dal Torneo di Pasqua, organizzato dalla locale società sportiva Romagna Basket (in pratica i nostri cugini forlivesi, vista la proprietà identica!).
Opposti in semifinale contro Anzola, realtà storica del panorama bolognese e più avanti di noi sia fisicamente che tecnicamente, siamo scesi in campo con la sufficienza tipica di chi nel proprio campionato non aveva mai avuto problemi. Ma i Tornei si fanno apposta, per fare esperienza e conoscere realtà più evolute, per misurarsi con quelli più forti e capire dove possiamo arrivare. Ecco che i nostri boscaioli, alla prima esperienza fuori provincia contro squadre che non fossero le solite, hanno preso inizialmente delle bastonate per poi tirare fuori l’orgoglio e dimostrare che, forse, non erano poi così scarsi.
Ma andiamo con ordine: clima da gita alla prima palla a due contro Anzola. Approccio molle e rilassato, tanto poi qualcosa di buono dovrebbe succedere. Tutti che sembrano imbambolati e gli avversari, più avvezzi di noi a simili battaglie che pasteggiano sulle nostre teste. I primi due set volano via facili per i bolognesi, con i nostri che si limitano a guardarli in ogni zona del campo. Troppo brutti per essere veri e i coach (ieri c’era uno staff da serie B: Serri, Neri, Marani e Barzagli in tribuna) insistono su orgoglio, provare a giocare, ma soprattutto rendere la vita difficile ad Anzola, che è forte ma non così tanto come sembra. Le strigliate hanno ancora un valore e quindi il terzo set viene affrontato con altro piglio e viene vinto. Purtroppo il nostro torneo è iniziato in ritardo ma ora si vede una squadra: Anzola fa fatica, noi contendiamo tutti i palloni, sul loro forte lungo il nostro capitano Guza sembra un francobollo e non lo molla dando l’esempio agli altri, ma soprattutto costringe l’avversario a falli di frustrazione, insomma ce la stiamo giocando ed era quello che contava. Poi, come diciamo sempre, le partite si possono vincere o perdere, ma almeno abbiamo sempre il dovere di provare a giocarle. Insomma, Anzola vince anche il quarto e il quinto, ma non così nettamente come prima e i quartetti erano gli stessi da entrambe le parti. Il sesto è nostro di orgoglio: finisce 14-10 (nella somma dei punti set) per Anzola, ma a parte i primi due quarti davvero brutti possiamo essere soddisfatti di come ci siamo approcciati.
Finalina 3-4 posto contro le ragazze della Libertas Forlì: qui il gap è notevole a nostro favore, difesa a metà campo, gioco con un palleggio e tiro con la mano sinistra: poi non ho capito perché il pubblico avversario ce l’avesse con me durante un cambio, ma credo che i nostri ragazzi abbiano portato rispetto alle ragazze avversarie. 18-6 per noi e coppa del terzo posto alzata dai nostri. E finita nella stanza di Goi, come da tradizione. Infatti, sia io che Livio e tutti i nostri collaboratori non ci siamo mai tenuti nulla: l’abbiamo sempre regalato ai bambini. Per ricordo, per riconoscenza, per merito: le motivazioni posso essere tante ma ieri il nostro Alessandro non si è mai arreso, ha sempre saltato come un matto e cercato di fare le cose giuste (notate la sottigliezza in italiano: cercato di fare, non fatto. L’importante è avere l’idea giusta, poi l’esatta esecuzione si allenerà, senza fretta!). Un meritato riconoscimento per lui e uno stimolo per gli altri a fare ancora meglio: perché i tornei sono tanti e di coppe a disposizione praticamente infinite!
Bravi, buona Pasqua e ci vediamo martedì ad allenamento
Non ci sono stati forniti i tabellini delle due sfide, per cui trovate solo i vostri nomi: grazie ai genitori e alle famiglie che ci hanno permesso di partecipare in un orario ed in una giornata “scomoda”!
Quelli che c’erano:
I gemelli Bernardi e Montanari, Babini, Molesi, Virgili, Marinelli, Schiavone, Goi, Guza, Tassinari, Fabbri, Samaritani, Mambelli.