(Boscaiole e boscaioli all’arrivo a Rimini! Noi c’eravamo e ci siamo divertiti! Grazie a Noemi per la foto!)
Sono quei pomeriggi strani: esci di corsa da scuola per andare a Rimini ad un evento organizzato (malissimo) dalla Federazione e non ti rendi conto nemmeno di aver saltato il pranzo.
Era in programma ieri sul lungomare di Rimini, di fronte al Grand Hotel, in una location straordinaria un festa Jamboree per gli Esordienti e Aquilotti. In teoria si doveva giocare mischiati a pari età di altri Centri. In realtà arriviamo e ci siamo solo noi. 4 campi in un posto meraviglioso e non c’era nessuno, solo la Compagnia! L’unica soddisfazione è che siamo costati tanti euro alla Fip, ma mi viene il magone a pensare a come avremmo potuto promuovere il nostro sport se avessimo avuto modo per tempo di organizzare bene il pomeriggio riminese. Speriamo che almeno chi di dovere impari dai propri errori.
Detto questo, che si fa? Si va al mare? Si torna a casa? Ma che state scherzando? Si gioca e alla grande!
Tre contro tre, quattro contro quattro con allenatori e genitori in campo, sfide e rivincite. Regole da playground, con il codice in vigore alla Duna degli Orsi negli anni 90: chi segna regna, palla contesa palla alla difesa, si vince a 21 (ma con uno scarto di 2 punti), chiama il fallo (in stile codice d’onore) chi lo subisce.
Non so voi, ma io mi sono divertito (le mie gambe un po’ meno, stamattina è stata dura alzarsi!) lo stesso. Potervi sfidare in maniera allenante (facendovi notare posizioni dei miei piedi, spazi disponibili, spaziature migliori) e guardarvi negli occhi mentre mi battevate in uno contro uno è stata una libidine per il sottoscritto. Credo che ci sia servito più ieri pomeriggio che tre allenamenti strutturati al Villaggio in termini di esperienza, perchè il playground è una scuola di vita ed una filosofia di basket che poi ti torna utile anche in palestra.
Un grazie ve lo devo: a tutti i 12 atleti e atlete che c’erano (rinunciando a scuola, impegni e giochi) alle famiglie che rispondono sempre in maniera esemplare, a Stefano e Gabriele che hanno giocato con noi.
Non sono le vittorie o le sconfitte che fanno un gruppo o una società. Credo che un gruppo sia questo: persone che rispondono sempre in maniera entusiasta. C’è da partecipare ad un torneo? Compagnia presente! C’è da andare ad una Festa coi piccolini? Compagnia presente! C’è un raduno? I nostri atleti ci sono.
E con loro le loro famiglie che seguono, supportano e partecipano.
Ecco credo che al di là di vittorie, sconfitte, play off, orologi, sia questo senso di appartenenza, questa voglia di stare insieme che ci rende un po’ speciali. Quando dico che siamo boscaioli vincenti lo dico per queste cose.
Ieri siete stati STRAORDINARI, come lo siete quando è ora di partire o andare ad una festa minibasket o giocare una partita a 100 km. Noi siamo la Compagnia e cascasse il mondo noi ci siamo.
Grazie davvero a tutti: questa è una community, 160 famiglie che ci supportano; a volte il senso di responsabilità non mi fa dormire alla notte…
… ma poi quando passi dei pomeriggi del genere ti dimentichi della stanchezza, della scuola, del pranzo saltato, del chilometri e pensi che valga ancora la pena svegliarsi al mattino allenare e poter giocare coi “tuoi ragazzi”, farli crescere educati, entusiasti e appassionati a qualcosa!
Si vive per pomeriggi come questo, grazie a tutti! (A.S.)