Premessa 1: quando c’è bisogno come ieri sera vengo volentieri e non dovete ringraziarmi. Mi fa un enorme piacere farvi da vice.
Premessa 2: sorriso, entusiasmo e voglia di migliorare vi devono accompagnare sempre, soprattutto a scuola.
Premessa 3: quando ascoltate e provate a mettere in pratica i consigli che vi diamo diventate irresistibili.
Detto questo, passiamo ad analizzare la gara di Calderara. Di fronte a noi abbiamo una di quelle squadre che ci hanno beffato nella gara di andata, condotta per gran parte e persa per un amen.
L’inizio per la Compagnia non è dei migliori con i padroni di casa che piazzano subito un 5-0, giusto per far vedere chi comanda. Sembra il preludio alla ennesima prestazione ad handicap, dove magari giochiamo benissimo per 30-35 minuti e ci scordiamo che la gara ne dura invece 40.
Infatti, time out e richiesta di maggior energia, soprattutto in difesa. La nostra “uomo” non è aggressiva e permette a Calderara di costruire con facilità. Il punteggio è basso e non prende mai una direzione precisa. 14-13 primo quarto, 27-26 all’intervallo lungo. Fino al 28 minuto sembra questo il copione, quando Calderara piazza il primo mini parziale e chiude sul 43-37 il terzo quarto. Sembra finita, ma stasera non c’è ragione per mollare e non molla nessuno. Tutti portano il loro contributo (Giardini esce dalla panchina e concorre per il premio di sesto uomo dell’anno) e piano piano il divario si riduce e non si amplia. Cirilli e Goi sono feroci a rimbalzo, chiudiamo il gap e ci portiamo davanti nel punto a punto finale. Sugli ultimi possessi lasciamo a desiderare, sbagliamo cose molto semplici, ma la tripla finale degli avversari si spegne sul ferro ed è gloria per i boscaioli che corrono a metà campo ad urlare quel “per Livio” che da un po’ di tempo non si sentiva più.
Ieri sera ho visto una squadra vera, oltre ai tre già citati, Battaglia e Salvadori in regia, Gobbi quattro falli di pura energia quando servivano a dare la carica, Mariani a volare in contropiede, Frisari a sacrificarsi in difesa come fosse la finale di Eurolega, Casadei attento in entrambe le metà campo e Giusti che fa il Giusti (preciso in attacco e animale in difesa): tutti hanno dato il loro, ma soprattutto tutto avete dato tutti il massimo. Alla fine si poteva anche perdere, ma almeno abbiamo dato anche quello che non avevamo. Altro dato abbiamo subito 3 punti in 10 minuti, forse che difendere forte serve ancora?
Avanti così: abbiamo altri impegni alla nostra portata. Affrontiamoli da boscaioli veri e non avremo paura di nessuno.
Post scriptum: alla palla a due mi giro verso Giardini e gli scrivo a penna sul braccio il numero 7. E gli dico: questi sono i punti che farai. E lui: vedrò di fare meglio. Se basta così poco al prossimo match vi tatuo tutti! (A.S.)
Il Tabellino (Calderara – Compagnia dell’Albero 46-47, 14-13; 47-26; 43-37):
Battaglia 3, Giardini 9, Salvadori 3, Casadei 2, Frisari, Goi 6, Gobbi, Giusti 6, Cirilli 18, Mariani.
All. Pretolani, Vice Serri.