Sono tornati sicuramente stanchi (e con qualche osso indolenzito) i nostri Esordienti dal Torneo di Ferrara.
4 partite in 2 giorni sono ritmi a cui non siamo abituati, figuriamoci a questi livelli di intensità.
Per festeggiare il titolo provinciale appena conquistato, abbiamo deciso di partecipare alla due giorni ferrarese, dove abbiamo incontrato squadre più avanti di noi tecnicamente e fisicamente. Ma nessuno ci ha umiliato ed anzi, di gara in gara, abbiamo preso sempre maggior fiducia, aumentando il livello del nostro gioco.
14 gli atleti coinvolti (con 3 prestiti del BC Russi che ringrazio) in totale nella due giorni, una buona occasione anche per fare “gruppo”, grazie a pizzate e pranzi al sacco in compagnia.
La prima gara è stata per assurdo la più dura: contro un avversario alla nostra portata (Virtus Padova) i nostri hanno mostrato buone cose a tratti, poca mentalità e poca indole all’ascolto. Chiamo time out e chiedo due cose che non vengono fatte. Non rimane altro che adottare la tecnica della panchina, per cui (approfittando del regolamento U13) a turno il boscaiolo non concentrato viene a sedersi. Una partita che serve ai ragazzi per capire che a questi livelli le risate e la permalosità non portano da nessuna parte, in campo come nella vita. Finisce 45-28, ma potevamo fare davvero di più.
In serata affrontiamo la Vis Ferrara e giochiamo davvero meglio, finalmente attenti. Chi si era nascosto, inizia a mostrare personalità, chi rideva inizia a farlo di meno, chi aveva la testa nelle nuvole comincia ad essere più concentrato. Per lunghi tratti stiamo sotto, ma abbiamo finalmente capito che si gioca a basket, per cui è inutile palleggiare sempre: meglio correre negli spazi e sfruttare i vantaggi. La Vis Ferrara ci regola 53-40 (sarà terza alla fine) ma la sensazione è quella di aver finalmente imbucato la strada giusta.
Al mattino della domenica abbiamo la madre di tutte le partite: Sant’Agostino, squadra formata da tutte ragazze (vinceranno il torneo alla fine) che giocano un basket molto aggressivo ed intenso, unito ad individualità tecniche notevoli. Rimaniamo attaccati al punteggio il più possibile, rispondendo colpo su colpo, siamo in 10, ma tutti danno il loro contributo. Fino a 5 dalla fine siamo sotto di meno di 10 punti, poi le ragazze dilagano, ma non ci umiliano finendo a meno 16. Contro le squadre più forti abbiamo giocato il basket migliore, finalmente come piace a me, con ritmo e grandi corse senza palla.
I giri in panchina, e le sfuriate sono servite: abbiamo finalmente compreso che la palla è una e i giocatori 5, per cui passo più tempo senza che non con lei.
Affrontiamo nella finalina il Castiglione Murri, classica squadra bolognese, alta, forte e veloce, aggressiva e con sempre le mani addosso. Per due quarti e mezzo ce la giochiamo alla pare, per alcuni tratti stiamo anche davanti. Poi all’improvviso nel quarto quarto, la luce si spegne e ne prendiamo 20 in un amen (finale 46-66). Ma stavolta non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, hanno dato tutto e non ne avevano più.
Torniamo quindi con 4 sconfitte che forse sono servite più di 10 vittorie, con un bel bagaglio di esperienza e certezza e la consapevolezza che se vogliamo ce la possiamo fare alla grande.
Bravi ragazzi, mi sono divertito questi due giorni con voi, spero di avervi almeno trasmesso un po’ della mia passione. (A.S.)
I protagonisti:
Cieri, Frisari, Canosani, Carraro, Grilli, Foschini Zama e Bucci da Russi, Fabbrocino, Maccolini, Bonatesta, Petullà, Fussi, Ferretti, il super tifoso Casadio e il mio vice Matteo Frisari.