Giungano a tutti, sinceri e puntuali, gli auguri di Buon Natale e di un grandissimo 2012!
Li faccio a tutti indistintamente, li faccio con il cuore in mano e con la solita passione: vi stringo idealmente in un grande abbraccio e in un forte in bocca al lupo!
Faccio gli auguri in primis a voi ragazzi, bambini, puffi del baby, maschi e femmine, che riempite con tanta passione e colore le nostre giornate: senza di voi saremmo tutti un po’ più grigi, un po’ più vecchi e sicuramente molto più insolenti. Avete, per noi istruttori, una funzione sociale unica: quella di farci stare bene e di renderci orgogliosi, e vi garantisco che ci riuscite ogni giorno di più, anche quando le cose sembrano non andare bene. Non sapete la gioia che date a chi, come me, ha la fortuna di fare il mestiere più bello del mondo: vedervi crescere e diventare uomini!
Alle vostre famiglie, senza il loro impegno e la vostra costanza non avremmo ragione di esistere: grazie per averci dato manforte, per darci una parola di conforto nei momenti di crisi (tutti li abbiamo) ed una pacca sulla spalla quelle poche volte che ce lo meritiamo. La cosa più straordinaria dell’essere istruttore, a parte il legame speciale con ogni singolo bambino, è l’amicizia che nasce spesso con i vostri genitori.
Alla mia famiglia, che spesso trascuro, ma che mi dà grande forza e motivazione e che, alla fine, mi perdona perché poi, per citare Valentina, senza il basket non saprei dove andare…
A proposito di famiglia, un abbraccio fortissimo a “tutta la tribù” dei Neri che mi ha insegnato in queste settimane cosa significhi dignità: in particolare a Pietro che ha concretizzato il mio concetto astratto di uomo forte. Spesso ci riempiamo la bocca di astrazioni come uomo forte, valori, dignità: lui, senza proclami, si sveglia tutte le mattine e a testa alta personifica e concretizza tutto questo con l’esempio. È il mio eroe, davvero.
A tutti quelli che ci seguono con entusiasmo, senso critico o solo per amicizia: il tifo ci fa piacere, i complimenti pure, ma quello che ci piace di più sono le critiche perché ci stimolano a fare meglio e a dare il massimo.
A quelli che ci hanno accolto nella loro famiglia sportiva, che ci danno una mano, che ci aiutano e ci seguono, perché quando conta e c’è bisogno ci sono sempre e il telefono per noi ce l’hanno sempre acceso. Grazie per averci accolto ed averci dato una casa sportiva ovviamente, da parte nostra possiamo solo promettere nella letterina a Babbo Natale di dare sempre il massimo e di comportarci da Uomini: ognuno farà il suo e ci divertiremo tutti.
Alla nostra vecchia famiglia sportiva a cui auguriamo il massimo per il 2012, di crescere forte e prosperosa. Un forte in bocca al lupo, sincero e in buona fede, per tutto, perché più persone giocano ed hanno la passione per la pallacanestro, meglio è per tutti! Insomma, più siamo e più ci divertiamo, è sempre stato così e sempre lo sarà.
A quelli che ci vogliono bene ed a quelli che ci gufano e ci vogliono male, perché noi rispettiamo l’opinione di tutti.
A quelli che dicevano che non avremmo partecipato a tornei (ed invece uno l’abbiamo fatto e pure vinto, altri due sono in calendario confermati per queste feste, ed altri quattro dovrebbero vederci protagonisti prima dell’estate), partecipato a campionati (6 squadre iscritte) e che saremmo stati destinati al rapido declino perché, loro non lo sanno, ma ci hanno dato una gran forza, anzi 115 forze!
A tutti gli atleti che ho allenato, perché mi avete insegnato a stare al mondo, a capire le vostre singole sensibilità e a non dare mai niente per scontato: non riesco a contattarvi tutti, ma siete sempre nel mio cuore. Io sono il risultato delle vostre interazioni e se sono così il merito (o il demerito, dipende dai punti di vista) è soprattutto vostro.
Ai miei collaboratori, perché… dai tanto lo sapete che vi voglio bene!
Ai miei “nuovi amici” del garage, che non vedo da qualche giorno e già mi provocano nostalgia: dopo i tornei e le feste mettetemi in ghiaccio una birra!
A tutti quelli che ho dimenticato, scusandomi, di menzionare.
Ultimo, ma ben più importante. Un grande augurio per tutto alla piccola Anna e alla sua mamma Elena, perché in lei vive una parte che in questi anni ho apprezzato molto e che mi manca tantissimo.
Li faccio a tutti indistintamente, li faccio con il cuore in mano e con la solita passione: vi stringo idealmente in un grande abbraccio e in un forte in bocca al lupo!
Faccio gli auguri in primis a voi ragazzi, bambini, puffi del baby, maschi e femmine, che riempite con tanta passione e colore le nostre giornate: senza di voi saremmo tutti un po’ più grigi, un po’ più vecchi e sicuramente molto più insolenti. Avete, per noi istruttori, una funzione sociale unica: quella di farci stare bene e di renderci orgogliosi, e vi garantisco che ci riuscite ogni giorno di più, anche quando le cose sembrano non andare bene. Non sapete la gioia che date a chi, come me, ha la fortuna di fare il mestiere più bello del mondo: vedervi crescere e diventare uomini!
Alle vostre famiglie, senza il loro impegno e la vostra costanza non avremmo ragione di esistere: grazie per averci dato manforte, per darci una parola di conforto nei momenti di crisi (tutti li abbiamo) ed una pacca sulla spalla quelle poche volte che ce lo meritiamo. La cosa più straordinaria dell’essere istruttore, a parte il legame speciale con ogni singolo bambino, è l’amicizia che nasce spesso con i vostri genitori.
Alla mia famiglia, che spesso trascuro, ma che mi dà grande forza e motivazione e che, alla fine, mi perdona perché poi, per citare Valentina, senza il basket non saprei dove andare…
A proposito di famiglia, un abbraccio fortissimo a “tutta la tribù” dei Neri che mi ha insegnato in queste settimane cosa significhi dignità: in particolare a Pietro che ha concretizzato il mio concetto astratto di uomo forte. Spesso ci riempiamo la bocca di astrazioni come uomo forte, valori, dignità: lui, senza proclami, si sveglia tutte le mattine e a testa alta personifica e concretizza tutto questo con l’esempio. È il mio eroe, davvero.
A tutti quelli che ci seguono con entusiasmo, senso critico o solo per amicizia: il tifo ci fa piacere, i complimenti pure, ma quello che ci piace di più sono le critiche perché ci stimolano a fare meglio e a dare il massimo.
A quelli che ci hanno accolto nella loro famiglia sportiva, che ci danno una mano, che ci aiutano e ci seguono, perché quando conta e c’è bisogno ci sono sempre e il telefono per noi ce l’hanno sempre acceso. Grazie per averci accolto ed averci dato una casa sportiva ovviamente, da parte nostra possiamo solo promettere nella letterina a Babbo Natale di dare sempre il massimo e di comportarci da Uomini: ognuno farà il suo e ci divertiremo tutti.
Alla nostra vecchia famiglia sportiva a cui auguriamo il massimo per il 2012, di crescere forte e prosperosa. Un forte in bocca al lupo, sincero e in buona fede, per tutto, perché più persone giocano ed hanno la passione per la pallacanestro, meglio è per tutti! Insomma, più siamo e più ci divertiamo, è sempre stato così e sempre lo sarà.
A quelli che ci vogliono bene ed a quelli che ci gufano e ci vogliono male, perché noi rispettiamo l’opinione di tutti.
A quelli che dicevano che non avremmo partecipato a tornei (ed invece uno l’abbiamo fatto e pure vinto, altri due sono in calendario confermati per queste feste, ed altri quattro dovrebbero vederci protagonisti prima dell’estate), partecipato a campionati (6 squadre iscritte) e che saremmo stati destinati al rapido declino perché, loro non lo sanno, ma ci hanno dato una gran forza, anzi 115 forze!
A tutti gli atleti che ho allenato, perché mi avete insegnato a stare al mondo, a capire le vostre singole sensibilità e a non dare mai niente per scontato: non riesco a contattarvi tutti, ma siete sempre nel mio cuore. Io sono il risultato delle vostre interazioni e se sono così il merito (o il demerito, dipende dai punti di vista) è soprattutto vostro.
Ai miei collaboratori, perché… dai tanto lo sapete che vi voglio bene!
Ai miei “nuovi amici” del garage, che non vedo da qualche giorno e già mi provocano nostalgia: dopo i tornei e le feste mettetemi in ghiaccio una birra!
A tutti quelli che ho dimenticato, scusandomi, di menzionare.
Ultimo, ma ben più importante. Un grande augurio per tutto alla piccola Anna e alla sua mamma Elena, perché in lei vive una parte che in questi anni ho apprezzato molto e che mi manca tantissimo.
Buone Feste!