Non è stato uno spettacolo brillante quello mostrato dai 2000 a San Pietro in Vincoli. Poi se uno va a vedere ne abbiamo messi 80 in 32 minuti con percentuali bassissime e una valutazione la si deve pur fare. Alla fine alla sufficienza ci siamo arrivati (lo so, sono esigente, ma avete presente la classica frase: “è intelligente e potrebbe fare di più? Ecco noi potremmo fare di più!). Non abbiamo giocato male, certo margini di miglioramento ce ne sono anche troppi. Abbiamo costruito buoni tiri, molti li abbiamo sbagliati, spesso commettendo infrazioni stupide come doppi palleggi e passi evidenti. Poi che siano stati più o meno sanzionati importa poco: noi li abbiamo visti e non ci è piaciuto.
Contro i pari età del Cruseri, gruppo in crescita e ben allenato dalla coppia Bendandi – Pretolani, siamo partiti malino per finire alla grande, complice anche un calo degli avversari. La nostra panchina lunga alla fine ha fatto la differenza.
E permettetemi di fare una citazione per i piccoli del 2001 che sono venuti: mi piacerebbe vederli giocare sempre così anche con i pari età, dove invece a volte eccedono per eccessiva confidenza. Invece all’inizio sono stati quelli che hanno fatto vedere le cose migliori.
Una partita in cui nel primo (e nel terzo) quarto abbiamo pagato la “luna storta” del nostro play Salvadori e nel secondo (e nel quarto) l’infortunio di capitan Battaglia, out dopo un paio di giri d’orologio: quando i nostri cervelli non riescono a dare il massimo si fa dura per noi, ma non ieri sera, dove tutti hanno risposto dando il massimo con una bella prova corale in cui 14 su 14 si sono tolti la soddisfazione di sporcare il referto. Le serate storte capitano e sempre capiteranno, ma non è complicandosi la vita che le nubi se ne vanno: è essenziale fare le cose più semplici quando ci rendiamo conto che quelle più complesse, che solitamente riescono, in quel momento proprio non ne vogliono sapere di accadere.
Insomma un match che alla fine si è incanalato per il verso giusto contro un avversario mai domo, che ha dato tutto.
È per noi un motivo di vanto ed orgoglio vedere come contro di noi tutti cerchino di fare la partita della vita: vuol dire che ci rispettano e ci riconoscono come i migliori. Sta a noi dimostrarlo sempre.
Contro i pari età del Cruseri, gruppo in crescita e ben allenato dalla coppia Bendandi – Pretolani, siamo partiti malino per finire alla grande, complice anche un calo degli avversari. La nostra panchina lunga alla fine ha fatto la differenza.
E permettetemi di fare una citazione per i piccoli del 2001 che sono venuti: mi piacerebbe vederli giocare sempre così anche con i pari età, dove invece a volte eccedono per eccessiva confidenza. Invece all’inizio sono stati quelli che hanno fatto vedere le cose migliori.
Una partita in cui nel primo (e nel terzo) quarto abbiamo pagato la “luna storta” del nostro play Salvadori e nel secondo (e nel quarto) l’infortunio di capitan Battaglia, out dopo un paio di giri d’orologio: quando i nostri cervelli non riescono a dare il massimo si fa dura per noi, ma non ieri sera, dove tutti hanno risposto dando il massimo con una bella prova corale in cui 14 su 14 si sono tolti la soddisfazione di sporcare il referto. Le serate storte capitano e sempre capiteranno, ma non è complicandosi la vita che le nubi se ne vanno: è essenziale fare le cose più semplici quando ci rendiamo conto che quelle più complesse, che solitamente riescono, in quel momento proprio non ne vogliono sapere di accadere.
Insomma un match che alla fine si è incanalato per il verso giusto contro un avversario mai domo, che ha dato tutto.
È per noi un motivo di vanto ed orgoglio vedere come contro di noi tutti cerchino di fare la partita della vita: vuol dire che ci rispettano e ci riconoscono come i migliori. Sta a noi dimostrarlo sempre.
Il tabellino (E’ Cruseri ad San Pir – Compagnia dell’Albero 19 – 80)
Landi 6, Guza 2, Battaglia 2, Caldarigi 1, Cantoro 4, Casadei 10, Cinti 10, Cirilli 14, Cricca 6, Giardini 10, Giusti 6, Gobbi 2, Mariani 1, Salvadori 6.
Istruttore Serri, Vice Marani