Una bella prova per i nostri 2000 dopo i miglioramenti mostrati durante il Torneo del Meeting. Le partite si possono vincere o perdere, si può giocare bene o male, questi non sono problemi, siamo giovani e miglioreremo. Quello che non è più tollerato è che qualcuno molli, qua non molla nulla nessuno, sia chiaro a tutti. Vogliamo vedere la nostra proverbiale grinta, la nostra passione smisurata e la nostra classica educazione verso tutti.
A proposito qualcuno ricordi a Livio che alla fine noi (e solo noi finora, ovunque siamo andati!) andiamo dall’arbitro a stringergli la mano a prescindere dal risultato. Io non ci sarò, come tutti i grandi allenatori mi presenterò solo sabato e domenica per alzare la coppa. A parte gli scherzi, giovedì ho un impegno scolastico (Collegio Docenti) e non sarò con voi, ma il mio cuore batterà in panchina di fianco a voi: ricordatevi delle mie sfuriate più riuscite, del pipino degli Angels e dei gatti neri, ma soprattutto provate a divertirvi come sempre.
Giovedì 29 settembre ore 15:30 piazzale della Coop di Via Faentina:
Battaglia (Capitano)
Gobbi
Giusti
Giardini
Frisari
Fuschini
Cirilli
Cricca
Landi
Pasini
Mariani
Salvadori
Casadei e…..
…. Baravelli!
A proposito di quest’ultimo, sapete benissimo che lui e Pasini sono la mia gioia più grande. Non dovete esserne gelosi, perché sapete benissimo che voglio bene a tutti in parti eguali. Ma aver attaccato il virus della pallacanestro a loro due per me è stata una gioia inaspettata. E come tale bellissima. Pietro due anni fa era scostante, svogliato e poco attento. Poi piano piano è maturato, si è allenato forte ed è migliorato tanto. Dopo la delusione post Matera (la sua faccia alle convocazioni non me la scorderò finche campo, così come tutte le volte che al camp mi chiedeva di venire lo stesso) è tornato ancora più convinto e si è meritato la convocazione, la prima per lui in un Torneo vero.
Matteo invece ha una storia diversa; timidissimo e introverso, quasi ai margini del gruppo. Poi piano piano è uscito dal guscio mostrando doti umani e caratteriali importanti. Meritatamente a Porec ora è uno dei riferimenti dello spogliatoio.
Quando penso a queste due storie (e a tante altre) mi sale ancora più forte il senso di responsabilità nei vostri confronti. Sono lezioni di vita, inni a non mollare e a non avvilirsi per le avversità che la vita ci mette davanti.
Sono onorato di essere il vostro allenatore e di lavorare con voi: spero di non deludervi mai, per voi e anche per le mie notti che sono tornate serene da qualche settimana a questa parte.
In bocca al lupo!