Domenica non era per niente facile. Contro un avversario tosto fisicamente, senza i nostri elementi più fisici (Mazzini, Costa, Martelli e Bergonzoni al Join the game regionale dove hanno imparato un altro sport che ha le stesse regole del nostro, con Myftari ancora non eleggibile), e con delle rotazioni tutte da inventare. La presenza di 3 nati nel 2000, reduci da una battaglia il giorno prima, che ci impediva di raddoppiare, perché ancora non previsto nel loro bagaglio tecnico.
Per finire in una giornata in cui due nostri “leader” in odore di selezione regionale (Cinti e Pozzi), si prendevano una mezza giornata di ferie.
In questo contesto i nostri Under 13, la nostra prima squadra, tale perché composta dai più vecchi iscritti alla Compagnia, ha dimostrato di essere una squadra vera. Perché quando sei in crisi, e noi lo siamo stati, specialmente all’inizio, poi hai due alternative: o molli (e sarebbe stato ininfluente ai fini della classifica) o trovi risorse inaspettate nei compagni. E questo è quello che hanno fatto ieri gli Under 13.
Imola ha dimostrato tutto il suo valore e tutta la sua fisicità, partendo forte e dimostrando di non essere venuta a Ravenna in gita. Dopo pochi giri di orologio il tabellone mostra un meritato 1-8 per gli ospiti. Ma ci pensa il killer silenzioso Scarpellini, uscito dalla panchina con la reattività di un bradipo, a mettere le cose a posto piazzando un parziale di 12-0 che ci riporta avanti alla sirena del primo quarto per 13-8. Ma gli automatismi sono da ritrovare e Battaglia comincia a macinare gioco, riuscendo in cose in apparenza difficili, ma di grande solidità, sia offensiva che difensiva. Imola però rimane attaccata al punteggio e si va all’intervallo lungo sul 30-23.
Nel terzo quarto la premiata ditta Santi (cuore di capitano che se ogni tanto mettesse i piedi per terra chissà cosa combinerebbe) Scarpellini si mette in proprio e piazza un allungo alla fine decisivo 21-4.
Nel quarto tempo, vuoi l’orgoglio di Imola, vuoi un calo di tensione, vuoi le rotazioni sperimentali non riusciamo a progredire nel divario chiudendo il mini parziale sul 17-17.
Due le cose da dire: la prima è che la ragazza era la prima volta che arbitrava (sta facendo il corso con il nostro amico Andrea Neri, il quale nel secondo tempo si è limitato a trotterellare per il campo: riferirò il federazione per fargli avere il rimborso dimezzato!) ed è stata bravissima.
La seconda è questa: non siamo stati belli, non abbiamo dato spettacolo, ma siamo stati concreti e cinici. Qualcuno potrebbe pensare che non siamo in formissima: io credo che invece abbiamo fatto le nozze con i fichi secchi ed è una dote che si deve imparare.
Alla fine vai a leggere il referto e vedi Cinti 14: dovremmo essere contenti? Considerando che ha passeggiato per il campo (o per dirla con le parole di suo babbo: sembrava che andasse a funghi!) ha fatto anche troppo. Però sono contento che si sia riposato: martedì, assieme a Santi e Pozzi, ha una bella gatta da pelare: il secondo step della selezione regionale. A loro e al nostro Andrea Marani (nello staff tecnico di Valeria Giovati) il più grande in bocca al lupo!
Il Tabellino (Compagnia dell’Albero – GS International Imola 68-44):
Piazza, Santi 11, Bruni 2, Cinti 14, Foschini, Battaglia 6, Scarpellini 16, Montresori 2, Pozzi 6, Rondoni 4 (ha fatto i due canestri più difficili del match e sbagliato almeno 3 rigori a porta vuota: beata gioventù!), Cirilli 5, Fuschini 2.
All. Serri, Vice Marani e Cintissimo.