Prosegue il momento di crescita per il gruppo dei 2001, ai primi mesi sotto le grinfie del duo Serri e Marani. Un gruppo de facto nuovo che vede diverse sensibilità provenire da esperienze diverse e che contempla, ovviamente, anche l’arrivo di alcuni bambini nuovi a digiuno di basket. È importante per tutti imparare in questa fase a dare il massimo, ad imparare l’etica del lavoro (3 allenamenti alla settimana più le partite) e quindi avvertire quando non si riesce ad esserci, essere educati dentro e fuori dal campo, avere rispetto di se stessi e degli altri.
Sarò fissato, ma se impariamo queste cose, a “stare in palestra”, allora tutti i risultati saranno possibili. Quando ho deciso di approcciare il gruppo 2001, che inizialmente seguendo la programmazione di Livio avrei dovuto allenare in esclusiva, mi sono posto questi obiettivi. Gruppo che conosco solo in parte quindi per ora mi concentro sulla mentalità.
Ad oggi, ad essere sincero, sono soddisfatto del percorso mentale che abbiamo fatto. Iniziano ad arrivare i primi messaggi quando si è assenti (o si è in ritardo), leggete il blog, vi fermate ad allenarvi con quelli grandi, dimostrando voglia di migliorare; cominciamo quindi a sembrare una squadra. Certo, ancora di strada ne abbiamo da fare, a partire dall’attenzione: anche ieri sera ho trovato 2 tute (e in totale fanno 3 con due magliette, magari se me le chiedete… mica vi mangio!), ogni tanto andiamo ancora oltre negli spogliatoi (e ci siamo capiti… rispetto!), a volte non siamo il massimo dell’attenzione.
Ma in generale sono soddisfatto. Ripeto: se la “testa” è programmata bene, il resto viene da sé.
Parliamo ora del “resto”. Finora abbiamo giocato due gare, con Fusignano e ieri con gli amici dello Junior Basket Ravenna. Dopo 4 mesi “di cura”, vedo che finalmente iniziamo ad avere l’idea (almeno per la stragrande maggioranza dei ragazzi) di essere una squadra, cercando sempre la cosa migliore per noi. Un passaggio, un aiuto difensivo, un recupero. Sono calati gli 1 contro 4 (ma non cessati, e questo è il prossimo obiettivo a costo di sembrare antipatico, ricordatevi che è un gioco di squadra) ed aumentati i passaggi. Di conseguenza i tiri e i palloni che finiscono nella retina. Il basket, ve lo dico sempre, è uno sport semplice fatto di 4 fondamentali (in ordine di importanza): difesa, passaggio, palleggio e tiro. L’hanno inventato gli americani, mica i cinesi!
Anche ieri sera ho visto buone cose, alcuni orrori (fortunatamente in calo) in un match obiettivamente facile, ma che ci ha permesso di utilizzare la mano sinistra, di lanciare qualche passaggio baseball, di giocare con pochi palleggi (e mi rendo conto dello sforzo che avete fatto).
C’è un dato che dimostra come stiamo crescendo in tanti, che mi fa stare sereno per il futuro: 6 uomini in doppia cifra (3 che si sono fermati a 8 e 9 punti) e la consapevolezza che chi non l’ha raggiunta può arrivarci (parlo per esempio del nostro capitano Guza, di Goi o di Molesi, ma anche dei non convocati Mambelli o Samaritani: il giorno che si renderanno conto dei mezzi atletici che hanno diventeranno delle armi di distruzione di massa!) e comunque tutti sono andati a segno. A questa età è raro trovare più di 6 bambini che sporcano il referto: averne 14 mi consola davvero. L’importante è continuare a crederci tutti.
Comunicazioni di servizio: Cintino venerdì all’ultimo allenamento porta le paste (100° punto).
Chi viene in tv si presenti in tuta alle 15:30 alla sede della Compagnia dell’Albero (via Romea Sud), gli altri allenamento (ore 17 Classico). Per tutti obbligatorio venire alla festa di Natale, martedì ore 17 Villaggio, ma soprattutto farsi belli e venire vestiti come scritto nella lettera: è tempo di foto!
Fra tante cose buone mi permetto di segnalare uno dei canestri fatti da Ester: rimbalzo in attacco, contatto con il difensore, uso del perno, giro sul lato esterno e appoggio comodo al vetro per due punti solo in apparenza facili. Il pivot che fui ha avuto un sussulto!
Sarò fissato, ma se impariamo queste cose, a “stare in palestra”, allora tutti i risultati saranno possibili. Quando ho deciso di approcciare il gruppo 2001, che inizialmente seguendo la programmazione di Livio avrei dovuto allenare in esclusiva, mi sono posto questi obiettivi. Gruppo che conosco solo in parte quindi per ora mi concentro sulla mentalità.
Ad oggi, ad essere sincero, sono soddisfatto del percorso mentale che abbiamo fatto. Iniziano ad arrivare i primi messaggi quando si è assenti (o si è in ritardo), leggete il blog, vi fermate ad allenarvi con quelli grandi, dimostrando voglia di migliorare; cominciamo quindi a sembrare una squadra. Certo, ancora di strada ne abbiamo da fare, a partire dall’attenzione: anche ieri sera ho trovato 2 tute (e in totale fanno 3 con due magliette, magari se me le chiedete… mica vi mangio!), ogni tanto andiamo ancora oltre negli spogliatoi (e ci siamo capiti… rispetto!), a volte non siamo il massimo dell’attenzione.
Ma in generale sono soddisfatto. Ripeto: se la “testa” è programmata bene, il resto viene da sé.
Parliamo ora del “resto”. Finora abbiamo giocato due gare, con Fusignano e ieri con gli amici dello Junior Basket Ravenna. Dopo 4 mesi “di cura”, vedo che finalmente iniziamo ad avere l’idea (almeno per la stragrande maggioranza dei ragazzi) di essere una squadra, cercando sempre la cosa migliore per noi. Un passaggio, un aiuto difensivo, un recupero. Sono calati gli 1 contro 4 (ma non cessati, e questo è il prossimo obiettivo a costo di sembrare antipatico, ricordatevi che è un gioco di squadra) ed aumentati i passaggi. Di conseguenza i tiri e i palloni che finiscono nella retina. Il basket, ve lo dico sempre, è uno sport semplice fatto di 4 fondamentali (in ordine di importanza): difesa, passaggio, palleggio e tiro. L’hanno inventato gli americani, mica i cinesi!
Anche ieri sera ho visto buone cose, alcuni orrori (fortunatamente in calo) in un match obiettivamente facile, ma che ci ha permesso di utilizzare la mano sinistra, di lanciare qualche passaggio baseball, di giocare con pochi palleggi (e mi rendo conto dello sforzo che avete fatto).
C’è un dato che dimostra come stiamo crescendo in tanti, che mi fa stare sereno per il futuro: 6 uomini in doppia cifra (3 che si sono fermati a 8 e 9 punti) e la consapevolezza che chi non l’ha raggiunta può arrivarci (parlo per esempio del nostro capitano Guza, di Goi o di Molesi, ma anche dei non convocati Mambelli o Samaritani: il giorno che si renderanno conto dei mezzi atletici che hanno diventeranno delle armi di distruzione di massa!) e comunque tutti sono andati a segno. A questa età è raro trovare più di 6 bambini che sporcano il referto: averne 14 mi consola davvero. L’importante è continuare a crederci tutti.
Comunicazioni di servizio: Cintino venerdì all’ultimo allenamento porta le paste (100° punto).
Chi viene in tv si presenti in tuta alle 15:30 alla sede della Compagnia dell’Albero (via Romea Sud), gli altri allenamento (ore 17 Classico). Per tutti obbligatorio venire alla festa di Natale, martedì ore 17 Villaggio, ma soprattutto farsi belli e venire vestiti come scritto nella lettera: è tempo di foto!
Fra tante cose buone mi permetto di segnalare uno dei canestri fatti da Ester: rimbalzo in attacco, contatto con il difensore, uso del perno, giro sul lato esterno e appoggio comodo al vetro per due punti solo in apparenza facili. Il pivot che fui ha avuto un sussulto!
Il tabellino (Compagnia dell’Albero – Junior Basket Ravenna, 18-6 somma dei parziali vinti):
Virgili 4, Molesi 2, Babini 2, Bernardi Alberto 10, Bernardi Enrico 9, Montanari Alberto 12, Montanari Enrico 14, Tassinari 10, Fabbri 4, Goi 4, Guza 6, Cantoro 8, Cintino 10, Schiavone 10, Marinelli 8.
Istruttore Serri, Vice Marani (messaggio per Cintissimo: e il panettone l’ho mangiato!)