( Non sarà il massimo esteticamente, ma la faccia è quella che vogliamo sempre vedere. Da tutti.)
Cintone uber alles!
Solitamente non sono mai contento. Chiedere alla mia famiglia per referenze. E men che meno non lo sono quando uno fa 45 punti su 94 da solo. Ma oggi sono contento. Davvero. Perché non sono stati tiri forzati, perché comunque anche gli altri hanno giocato e fatto canestro, ma soprattutto perché oltre che tirare quando doveva ha passato la palla a tutti. E questi sono segnali. Positivi.
E permettetemi un’altra considerazione: erano 3 anni e mezzi che aspettavo che giocasse così, dopo aver patito tanto. Certo patito: perché ve lo ricordate il brutto anatroccolo quando piangeva negli spogliatoi e non voleva giocare? Ecco, leggiamo questi 45 punti come un segnale di maturazione.
Virus della Maturazione che non ha colpito solo Cintone e per fortuna. Bruni è in crescita, Foschini idem assieme a Bergonzoni core de sta città, Piazza che raddoppia, recupera e conclude a sinistra subendo fallo è tanta roba, Santino che piano piano sta ritrovando fiducia e condizione dopo lo stop, Scarpellini che… Dai ….. alza quella testa ed infine Montresori che a Cesenatico abbatteva i canestri (tentando di colpirli ripetutamente nei supporti esterni) ed ora invece ha capito almeno da che parte attaccarli. Ora dobbiamo recuperare Rondoni e Martelli (ma perché quando eravate più piccoli non eravate così cagionevoli?) dai malanni e rimettere in moto Mazzini e Costa, gli unici oggi a non brillare. Il primo per totale inesperienza, il secondo per totale voglia di giocare. Da solo, e poi torna in difesa al piccolo trotto. Basta capirsi e provare a fare cose semplici anche per i compagni, specialmente nelle giornate storte (e non è obbligatorio tirare da tre dopo 5 secondi!). Discorso a parte per Pozzi: fa degli errori da 2002 poi leggi 9 punti e almeno 10 rimbalzi di ottima fattura provando anche a palleggiare. Insomma ci prova, ma per un attimo cerchiamo di pensare dove potrebbe arrivare senza tutte le ingenuità che commette.
Della partita c’è poco da dire: subito in discesa, grazie ai raddoppi che finalmente riescono e danno morale (quanto è bello recuperare quei palloni? Quando giocavo per me era l’essenza del gioco!). In attacco abbiamo sbagliato tanto (altrimenti avremmo sfondato quota 100) ma costruito molto e di qualità, tirato tante volte tutti e ci siamo passati la palla. Ma soprattutto ci siamo mossi senza, o per creare un varco per il compagno oppure per ricevere. E se ci fregano non è un problema: l’importante è non farsi fregare due volte di fila.
Mercoledì andremo a Rimini a fare amichevole con i Crabs, organizzatevi con la scuola. Per continuare a crescere. Perché l’errore più grosso che possiamo fare è quello di accontentarci.
Solitamente non sono mai contento. Chiedere alla mia famiglia per referenze. E men che meno non lo sono quando uno fa 45 punti su 94 da solo. Ma oggi sono contento. Davvero. Perché non sono stati tiri forzati, perché comunque anche gli altri hanno giocato e fatto canestro, ma soprattutto perché oltre che tirare quando doveva ha passato la palla a tutti. E questi sono segnali. Positivi.
E permettetemi un’altra considerazione: erano 3 anni e mezzi che aspettavo che giocasse così, dopo aver patito tanto. Certo patito: perché ve lo ricordate il brutto anatroccolo quando piangeva negli spogliatoi e non voleva giocare? Ecco, leggiamo questi 45 punti come un segnale di maturazione.
Virus della Maturazione che non ha colpito solo Cintone e per fortuna. Bruni è in crescita, Foschini idem assieme a Bergonzoni core de sta città, Piazza che raddoppia, recupera e conclude a sinistra subendo fallo è tanta roba, Santino che piano piano sta ritrovando fiducia e condizione dopo lo stop, Scarpellini che… Dai ….. alza quella testa ed infine Montresori che a Cesenatico abbatteva i canestri (tentando di colpirli ripetutamente nei supporti esterni) ed ora invece ha capito almeno da che parte attaccarli. Ora dobbiamo recuperare Rondoni e Martelli (ma perché quando eravate più piccoli non eravate così cagionevoli?) dai malanni e rimettere in moto Mazzini e Costa, gli unici oggi a non brillare. Il primo per totale inesperienza, il secondo per totale voglia di giocare. Da solo, e poi torna in difesa al piccolo trotto. Basta capirsi e provare a fare cose semplici anche per i compagni, specialmente nelle giornate storte (e non è obbligatorio tirare da tre dopo 5 secondi!). Discorso a parte per Pozzi: fa degli errori da 2002 poi leggi 9 punti e almeno 10 rimbalzi di ottima fattura provando anche a palleggiare. Insomma ci prova, ma per un attimo cerchiamo di pensare dove potrebbe arrivare senza tutte le ingenuità che commette.
Della partita c’è poco da dire: subito in discesa, grazie ai raddoppi che finalmente riescono e danno morale (quanto è bello recuperare quei palloni? Quando giocavo per me era l’essenza del gioco!). In attacco abbiamo sbagliato tanto (altrimenti avremmo sfondato quota 100) ma costruito molto e di qualità, tirato tante volte tutti e ci siamo passati la palla. Ma soprattutto ci siamo mossi senza, o per creare un varco per il compagno oppure per ricevere. E se ci fregano non è un problema: l’importante è non farsi fregare due volte di fila.
Mercoledì andremo a Rimini a fare amichevole con i Crabs, organizzatevi con la scuola. Per continuare a crescere. Perché l’errore più grosso che possiamo fare è quello di accontentarci.
Il tabellino (Dorsten Lugo – Compagnia dell’Albero Ravenna 37 – 94):
Bruni 1, Montresori 2, Cinti 45, Piazza 4, Santi 6, Foschini 7, Costa 4, Bergonzoni 2, Pozzi 9, Mazzini 3, Scarpellini 9, Salvadori 2 (ha giocato 2 partite, almeno un grazie glielo dobbiamo).
All. Serri, Vice Marani.