Di oggi salvo poco o niente. Troppo brutti. Ripartiamo martedì da quello che ci siamo detti alla fine. Mai avrei pensato nella mia vita di dirvi che mi sarei vergognato di essere il vostro allenatore. Ed invece oggi mi sono sentito così. Non tanto per i canestri sbagliati, non tanto per la mancanza di intensità mostrata, non tanto per i passaggi errati. No, la cosa che mi fa infuriare è la mancanza di attenzione e l’incapacità di reagire, la poca voglia a rimettersi in gioco unita alla scarsissima abnegazione. Non è più possibile che dopo 2-3 anni siamo ancora alla schiena da tenere verso canestro in difesa oppure l’uso della mano sinistra. Cose che facevamo benissimo e che tutti ci invidiavano. Molti di voi stanno facendo quello che vogliono e non ascoltano: infatti, regrediscono. In queste tre partite un giro lo fate tutti ma da gennaio inizio a potare l’albero. Posso allenare squadre forti o deboli, la qualità non mi è mai interessata: quello che non posso fare è allenare ragazzi che non mi ascoltano e pensano di avere ragione loro. Di questi personaggi non me ne faccio niente, o si fa quello che dico io oppure si sta in panchina. Non è più tollerabile (visto che il livello si alza) una prestazione del genere, come non è tollerabile uno scarso spirito di gruppo: non ho sentito dalla panchina una incitazione verso i compagni. Attenzione, umiltà e intensità: sono tre cose che non si comprano al supermercato, ma se non le avete non potete giocare con me. Schiaritevi le idee in questo week end: martedì dobbiamo ripartire ancora più motivati. Perché se giochiamo così si fa dura rivincere il campionato.
A noi la scelta. Pensare di essere forti oppure dimostrarlo con i miglioramenti costanti. Io la voce per voi non la perdo, le cose dopo avervele dette 4-5 volte non le ripeto più. Se non capite ve lo rispiego, ma di facce che dicono di sì e poi invece continuano per la loro strada non ne voglio più vedere.
Quando torneremo ad essere una squadra, pubblicherò i tabellini.
Sperando che sia stata solo una giornata storta.
A noi la scelta. Pensare di essere forti oppure dimostrarlo con i miglioramenti costanti. Io la voce per voi non la perdo, le cose dopo avervele dette 4-5 volte non le ripeto più. Se non capite ve lo rispiego, ma di facce che dicono di sì e poi invece continuano per la loro strada non ne voglio più vedere.
Quando torneremo ad essere una squadra, pubblicherò i tabellini.
Sperando che sia stata solo una giornata storta.